martedì 19 aprile 2016

rpg story 32: Crimson Cutlass

Cover orig. 1979
Questa volta vi presento una rara curiosità: spadaccini e pirati. Nel 1979 gli autori di giochi di ruolo iniziano a esplorare diversi mondi narrativi. Fantasy e fantascienza continuano a raccogliere grandi consensi, ma le ambientazioni storiche, più o meno rigorose e documentate, iniziano a farsi spazio sempre più spesso. Crimson Cutlass non è l'unico gdr che nel 1979 esplora il mondo dei pirati. Un altro è Buccaneer, di Carl Smith (Adversary Games) ma di esso si sono perse completamente le tracce.
Crimson Cutlass è sopravvissuto nel ricordo di alcuni giocatori, che oggi ne parlano con un po' di nostalgia. La novità, davvero originale per quei tempi, era l'utilizzazione di un mazzo di carte per la risoluzione delle azioni. Chi lo ha giocato dice che si trattava di uno "spanish card deck" (Baraja Española). Si tratta dell'antenato delle carte napoletane, a sua volta diretto discendente dei tarocchi, con l'aggiunta degli otto e dei nove, che portavano il mazzo a 48 carte.

CRIMSON CUTLASS

Autore: George Rahm, Joseph Hilmer
Editore: Better Games (USA)
Anno di pubblicazione: 1979
Genere: Storico

venerdì 15 aprile 2016

rpg story 31: Ysgarth Rule System

Cover orig. 1979
L'ambientazione di YRS non si distacca dal classico fantasy con elfi, umani, nani, rettiliani e quant'altro. La sua principale innovazione è di aver ancorato fortemente il suo sistema di gioco a un modello di creazione del personaggio a punti, lasciando da parte quello che allora era il classico modello delle "classi" di D&D. Per il resto si presenta in una successione di fascicoli che sviluppano aspetti diversi delle regole, magia, scenari e approfondimenti di vario genere.
Complessivamente è ritenuto un sistema di simulazione molto dettagliato e complicato. Ha avuto diverse incarnazioni e ancora oggi è presente in rete con qualche appassionato.

YSGARTH RULE SYSTEM

Autore: David F. Nalle
Editore: Ragnarok Enterprise (USA)
Anno di pubblicazione: 1979
Genere: Fantasy









  



giovedì 14 aprile 2016

rpg story 30: Land of the Rising Sun

Cover orig. 1979-80 (?)
In alcuni casi queste schede presentano dubbi sulle datazioni. Ho sempre ritenuto che Land of the Rising Sun fosse apparso nel 1979, prima di Bushido, un gdr ben più noto, sempre della FGU, sul Giappone medievale. Oggi trovo una gran confusione sul web. Alcuni indicano il 1980 per entrambi, altri spostano al 1981 Bushido. Dettagli, direte. Però il compito dello storico è anche di rendere conto delle difformità e delle incertezze nelle fonti. D'altra parte mi sembra strano che la FGU nello stesso anno abbia pubblicato due gdr con identica ambientazione.
Insomma la creatura di Lee Gold è ritenuta in massima parte complessa, anche più di Chivalry & Sorcery di cui è sostanzialmente quasi una "espansione"; ben documentata è la descrizione della società e della cultura giapponese dei samurai.
Lee Gold continuerà a lavorare per la FGU fino al 1983, per poi passare con Steve Jackson Games in occasione di GURPS Japan (1988) e con la Iron Crown Enterprise per Vikings (1989). In seguito diverrà un apprezzato autore di fantascienza e animatore della comunità filk, amanti di musica ispirata alla fantascienza e al fantasy.

Cover Boxed set 1980

LAND OF THE RISING SUN

Autore: Lee Gold
Editore: Fantasy Games Unlimited (USA)
Anno di edizione: 1979
Genere: fantasy storico

Il sistema di gioco di Chivalry & Sorcery trasportato nel Giappone medievale dei samurai. Lo stesso tema e' stato poi sviluppato con maggiore ampiezza in Bushido.



[Luca Giuliano, In principio era il drago, Proxima: Roma, 1991, pag. 102]

martedì 12 aprile 2016

Tolkien inedito: La storia di Kullervo

Sì, gli inediti di J.R.R. Tolkien non hanno mai fine. Però questa volta è proprio una chicca imperdibile. La storia di Kullervo è il primo racconto scritto da Tolkien tra il 1912 e il 1916, quando aveva tra i venti e i ventiquattro anni. Racconto incompiuto e acerbo, con lacune in varie parti che la curatrice americana della prima edizione HarperCollins del 2015 ha faticosamente ricostruito.
Tolkien si era incapricciato follemente del Kalevala, pubblicato per la prima volta nel 1907 e da qui darà il via alla sua immensa avventura letteraria.
Oltre al racconto (tradotto da Luca Manini e Stefania Marinoni con testo a fronte) il volume è completato da un impressionante apparato critico e da due saggi (sempre con testo originale a fronte) che hanno come tema il Kalevala e che in origine erano stati presentati in due conferenze del 1914. In un certo senso è possibile ricostruire così il processo creativo che ha dato origine alla narrazione del mito di Kullervo. Secondo la curatrice si tratta del personaggio più tragico creato da Tokien come anticipazione del Silmarillion e soprattutto del romanzo postumo I figli di Húrin in cui si raccontano le vicende di Túrin Turambar.
Insomma, io non sono un fan del Signore degli Anelli, ma non vi nego che ho trovato emozionante  questa lettura e la consiglio a quanti - come me - amano oltre ai testi - l'insieme delle storie e delle interpretazioni che affollano i con-testi.

J.R.R. Tolkien, La storia di Kullervo (a cura di Verlyn Flieger), Bompiani, Milano, 2016 (euro 19)